giovedì 24 settembre 2015

Fisherman's Friend 2015: Callegari unico matto Corriferrara a Rovereto


Sabato 19 settembre per il 4° anno consecutivo (non ne ho saltata una da quando è sbarcata in Italia) ero al via a Rovereto (TN) alla durissima “Fisherman’s Friend Stringman run”.
La gara si è sempre disputata nella cittadina Trentina dopo che da svariati anni in tutte le principali nazioni europee ha raggiunto livelli altissimi di partecipazione (al Nurburgring in Germania si va oltre i 10mila partecipanti); a Rovereto vi erano atleti provenienti da tutte le zone d’Italia e pure da diverse nazioni estere per un totale di circa 4000 partecipanti (ho visto pettorali con numeri oltre i 4800 ma essendo una gara alla quale ci si iscrive molti mesi prima c’erano sicuramente molte defezioni e la quota non superava i 4000, visto il dato degli arrivati). Quest’anno per la prima volta è stato creato anche un circuito italiano con altre 2 mini tappe di 10 km disputate a Bibione e S.Vittore Olona che si sono corse nei mesi precedenti come avvicinamento alla gara principale di Rovereto (sulla distanza di 20 km).

Il percorso è stato disegnato su 2 giri da 10 km ciascuno con 14 ostacoli da superare ad ogni giro. Ostacoli che erano in parte naturali come il calarsi giù dalle rive e guadare il fiume Leno ed in parte artificiali tipo attraversare la piscina da 50m, arrampicarsi su container e montagne di balle di paglia, correre sopra distese di copertoni, strisciare per terra ed attraversare campi pieni di fango. Quest’anno fra l’altro vi era una serie di 3 cassoni riempiti di acqua gelida del fiume nei quali bisognava arrampicarsi, calarsi dentro con l’acqua fino al petto ed a forza di braccia scavallare la sponda opposta ed uscire. Il tutto 3 volte consecutive a distanza di 10m l’uno dall’altro.
Inoltre a rendere difficoltoso il percorso (lo stesso del 2014) pure i 2 km di salita per ogni giro, la cui prima parte supera il 20%, con relativa discesa molto ripida su ghiaioni e sterrato.

Il tutto, per chi ha optato secondo tradizione ormai consolidata nelle gare all’estero, da effettuarsi vestiti in costume e non nel tradizionale completino da atletica. Così durante il percorso ci si poteva imbattere a dover superare un ostacolo con al proprio fianco un uomo travestito da Batman, una donna vestita da sposa o altri innumerevoli ed improbabili travestimenti a rendere la gara più che una competizione agonistica una vera e propria festa folkloristica. Molto divertito pure il pubblico che ha riempito tutte le strade del centro della città trentina, che a differenza di altre gare podistiche tradizionali ha potuto anche farsi molte risate al passaggio di personaggi alquanto improbabili, ed è qui che si può notare fin quanto possa andare la fantasia della gente nell’inventarsi travestimenti al limite dalla follia.

Se negli anni passati ho visto più di un team affrontare la corsa vestiti da operatori delle pompe funebri con bara e parroco al seguito, quest’anno erano almeno 2 i gruppi ad aver corso con Bob al seguito ad impersonare la famosa squadra di Bob della Jamaica che prese parte alle Olimpiadi invernali per la prima volta a Calgary 1988. Presente anche un team che rappresentava la famosa squadra di calcio della Longobarda allenata da Oronzo Canà. E tante altre migliaia erano le personalizzazioni anche da parte dei singoli (vedi il costume di Borat), come il sottoscritto che volendo comunque fare una bella gara (anche perché a prenderla comoda si resta poi imbottigliati nel superare i vari ostacoli quindi meglio partire davanti e correre forte) ha optato come l’anno scorso per una semplice parrucca in testa, anche se non sono abituato a correre con questa zazzera davanti agli occhi…
Partenza alle ore 14, un’ora in griglia ad aspettare lo start, 30° di temperatura. Tanto caldo, come caldissima è stata la carica al via fra musica sparata a palla, speaker urlante, e migliaia di runners pazzi come non mai.
Riesco a partire abbastanza avanti, perdo solo una trentina di secondi dal real time…primi km comunque lenti per via della partenza un po’ stretta e tortuosa poi si comincia a sgranare il gruppo e supero anche i più lenti che si erano schierati nelle prime file.
Iniziano gli ostacoli,  da barriere di legno da scavallare fino alla montagna di terra oltre la quale ci aspettava una bella distesa di fango quasi da lasciarci le scarpe…e via via tutti gli altri, non complicati da superare ma sempre comunque impegnativi e che comportano un certo dispendio di energie e massima attenzione a non farsi male ed a non far male agli altri.
Alla fine chiudo in 1h52’21’, quasi 2’ in meno dell’anno scorso (anche se gli ostacoli non erano tutti gli stessi) e seppur non venga stilata una classifica generale guardando i tempi Tds scopro di essermi piazzato 79°, con sole 2 donne davanti (la 3ª è arrivata subito dopo di me).
Venivano comunque premiati sul palco i primi 3 uomini e le prime 3 donne: i vincitori sono stati Paolo Gallo (tempo 1h22’09”) e Susanne Kraus (1h34’57”).
(Foto di archivio anni precedenti)
Paolo Callegari



CLASSIFICA TDS

FISHERMAN'S ROVERETO km 20 D+686
79°
 CALLEGARI PAOLO
1h52'21" 5'37"/km 20+6+0





VIDEO





FOTO 2015:




























FOTO 2014:










FOTO 2013:


















FISHERMAN’S FRIEND STRONGMANRUN 2015: GRAN FINALE A ROVERETO









FISHERMAN’S FRIEND STRONGMANRUN 2015: GRAN FINALE A ROVERETO
Quando il gioco si fa duro, i duri si iscrivono alla StrongmanRun. Soprattutto se parliamo di The Original, la “strong” degli albori, per intenderci, quella di 20 km. È così che oggi, a Rovereto, si sono dati appuntamento gli strongman runner più in forma e più pazzi, per chiudere in bellezza una stagione che ha visto la corsa organizzata da RCS Sport – RCS Active Team superare le aspettative, con oltre 7.600 partecipanti totali, di cui 4.600 solo questo pomeriggio, nella città delle querce.
Non è un caso che per il gran finale l’edizione 2015 della Fisherman’s Friend StrongmanRun abbia scelto le rive dell’Adige. Il capoluogo trentino, infatti, ospita da quattro anni la obstacle race targata Fisherman’s Friend. Il terreno è quanto di più adatto possa esserci, per dare vita a qualcosa di così tanto divertente e altrettanto faticoso come questo evento. Infatti, con i suoi 20 chilometri sviluppati all’interno e fuori le mura cittadine, il percorso di Rovereto ha messo nuovamente a dura prova i partecipanti, che hanno dovuto superare ben 28 ostacoli: 15 container, 200 balle di fieno, 9.000 copertoni, 500 metri di corde elastiche, 3 reti grandi da carico e uno scivolo incredibile. Non sono mancate montagne di sabbia, una vasca di schiuma, una salita piena di tornanti con passaggi nel fango, in acqua e per finire una vera piscina olimpica da 50 metri!
Ma se la corsa è matta, i suoi partecipanti non possono essere da meno. Tra i numerosissimi travestimenti, hanno riscosso grande successo il gruppo dei giamaicani con il bob, Masha e Orso, i Flintstones, i runner-pizzaioli, gnomi di ogni tipo, la Banda Bassotti e i “Kiss”.
Così il più anziano runner a Rovereto aveva 69 anni (66 la rappresentante del gentil sesso), e 18 i più giovani. La regione che ha contribuito di più è stata proprio il Trentino Alto Adige, con 1500 alfieri, poi il Veneto e a seguire Lombardia ed Emilia Romagna. Ma complimenti sinceri a un molisano che si è cimentato nella Strong, per non parlare di alcuni calabresi e siciliani! Questa sì che è passione per la StrongmanRun!
“La gara rappresenta da sempre un vero e proprio test di resistenza fisica” – spiega Andrea Trabuio, responsabile area mass event di RCS Sport – “in cui il divertimento e i travestimenti la fanno da padrone”. Per partecipare non si richiedono solo muscoli allenati e tanto fiato ma una buona dose di ironia, la voglia di stare insieme e di partecipare a una vera festa. L’unica regola alla base di questa sfida, infatti, è stata quella di presentarsi allo start nel più pazzo dei modi con volti mascherati o dipinti e travestimenti di ogni genere per una giornata all’insegna dello sport e dell’allegria. Trabuio, inoltre, ha sottolineato come questa del 2015 sia stata un’edizione vincente. La nuova formula ideata con tre appuntamenti in calendario anziché uno solo (2 tappe sprint con Bibione e San Vittore Olona), ognuno dei quali dalle caratteristiche e con percorsi molto diversi legati alle singole località ospitanti, ha permesso all’Organizzazione di lavorare sulla comunicazione e sulla notorietà del format, riuscendo così fare engagement e ad allargare il target dei partecipanti”.
“Uno spettacolo incredibile questo di oggi a Rovereto”, commenta soddisfatto il Sindaco Francesco Valduga. “Non solo un evento sportivo ma soprattutto una grande festa e una vera gioia per tutti i partecipanti nonchè i tantissimi volontari che ci hanno supportati. Eventi spettacolari come Fisherman’s Friend StrongmanRun servono a promuovere non solo lo sport in una dimensione diversa, più aggregante e divertente, ma la vocazione turistica del nostro territorio”. Presente ai nastri di partenza anche l’entusiasta Assessore allo Sport, Mario Bortot.
La gara ha preso il via alle 14. Tra gli ospiti partecipanti anche il coinvolgente Pierluigi (Gigi) Sammarchi, comico del duo “Andrea e Gigi” e gli atleti del Brooks Running Team: Paolo Gallo (specialità podismo e corsa in montagna), Gabriele Abate (specialità corsa montagna e maratona) e Francesco Caroni (ultramaratoneta, specialità atletica leggera e mezzofondo).
Decisamente importante è stata la collocazione del Villaggio StrongmanRun di piazza Achille Leoni, punto di ritrovo per i partecipanti e per i Partner dell’evento nonché per aver dato luogo allo StrongParty sin dal venerdì pomeriggio.
Classifica:
UOMO: Paolo Gallo (tempo 1:22:09)
DONNA: Susanne Kraus (1:34:57)
photo credit ANSA


ALCUNE FOTO 2015: